Cari concittadini,
so benissimo delle difficoltà che giornalmente state incontrando, a partire dall’obbligo di stare a casa e di limitare i contatti sociali che per noi italiani è forse il divieto più difficile d’accettare: abbiamo attività commerciale chiuse, così come la posta, la banca, e soffriamo l’insufficienza di attività alimentari nel nostro territorio che conta una popolazione di 8700 abitanti, costrette a far riferimento in pochissimi punti vendita. Registriamo ormai da giorni scaffali vuoti, file interminabili di persone che, arrivati al turno d’ingresso, non riescono a fare il giusto approvvigionamento per le proprie famiglie, per non parlare poi della mancanza di uno sportello postale per prelevare le pensioni e gli assegni di invalidità per i nostri cari.
Non siamo rimasti inermi: siamo sempre in attività, come dovuto. Ieri l’altro abbiamo consentito lo spostamento dei cittadini al di fuori del nostro comune per fare la spesa a condizione che il punto vendita scelto fosse quello più vicino rispetto ad altri presenti nel nostro comune.
Era una prima misura necessaria al fine di garantire la riduzione degli spostamenti al minimo indispensabile, sgravando così gli esercizi commerciali del centro e mantenendo l’ordine pubblico, evitando i possibili assembramenti. In questo modo abbiamo messo al sicuro la popolazione che vive al confine.
Stiamo dando assistenza alla popolazione tramite la consegna della spesa a casa nei confronti dei soggetti vulnerabili, grazie all’infaticabile lavoro dei Volontari del Soccorso e stiamo sollecitando tutte le attività presenti in altri territori ad attivarsi per la consegna a domicilio. Ma è chiaro che la richiesta di aiuto sta aumentando ed i volontari tra poco non riusciranno più a far fronte alle tante richieste della popolazione.
I servizi sociali lavorano a pieno regime, lontani dai social, e verificano caso per caso ogni vulnerabilità. Pensate semplicemente quanto lavoro c’è dietro ad una quarantena per chi vive con una persona disabile in casa che necessita costantemente di assistenza e cure. Oppure di chi ha perso il lavoro e non riesce a far fronte alle necessità famigliari.
Insomma, in poche parole, ad ogni individuo dobbiamo e vogliamo dare assistenza: farlo sentire curato, ascoltato e questo è il grande lavoro che uomini e donne stanno facendo, quelli che venivano chiamati un tempo “i fannulloni della pubblica amministrazione”.
Pensate ai nostri agenti di polizia locale che non hanno mai interrotto il servizio e che stanno garantendo a tutti noi la sicurezza e il rispetto delle regole in questo momento di grande difficoltà. Quando il rispetto della regola vuol dire il rispetto della vita altrui. Oppure pensate ai ragazzi che tutti i giorni continuano a garantirci un servizio di pubblica utilità come quello della gestione dei rifiuti e della pulizia delle strade. Possiamo solo dire loro grazie.
Cosi come dobbiamo dire grazie a tutti quei commercianti che con grande senso del dovere stanno lavorando in una condizione di forte rischio.
Sappiamo che nonostante le tante misure messe in atto il disagio permane ed è grande, soprattutto per coloro che vivono nel centro abitato.
Per tutti questi motivi che stamattina ho scritto al Prefetto di Roma, così come all’Agenzia Regionale di Protezione Civile e a Città Metropolitana di Roma Capitale per una richiesta di aiuto. Lo abbiamo fatto per garantire ad ognuno di voi il principio di parità di trattamento rispetto ad altri comuni e perché nessuno deve rimane solo in questa assurda vicenda. Contiamo di ricevere a breve una risposta celere e risolutiva che, sappiamo, si sta delineando in queste ore.
Ci ha contattato già la Vice Sindaca di Città Metropolitana, Teresa Zotta, pronta a darci una mano così come la Prefettura che ci ha confermato di aver ricevuto il nostro appello di aiuto, comprendendo il grave disagio che stiamo vivendo e prontamente valuteranno le misure da adottare per una soluzione tempestiva.
Non è colpa di nessuno se ci troviamo in una situazione così complicata, ma tutti sono pronti a darci una mano.
In questo clima surreale, voglio farvi pervenire la mia “voce” per assicurarvi che tutti stiamo lavorando senza sosta per darvi risposte ai dubbi e alle richieste di aiuto che variano dall’assistenza psicologica, al sostegno alimentare nonché a quello economico.
Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare uno scenario del genere. Forse per la prima volta tanti di noi hanno imparato i confini comunali che in determinate zone del territorio non sono nemmeno visibili: il più delle volte passiamo da un comune all’altro, senza accorgercene, con un attraversamento pedonale.
Però in questo momento così delicato, ringraziandovi personalmente uno ad uno, lancio questo ulteriore appello: “Abbiate fiducia nelle istituzioni, fate emergere in ognuno di voi l’alto senso di responsabilità. Aiutateci a non diffondere sui canali social fake news, post, video, foto, audio, che possono generare allarme e angoscia ingiustificata tra la popolazione.
Già siamo tanti di noi sono angosciati e psicologicamente fragili, è il tempo invece di essere attivi e fiduciosi.
Se proprio volete postare qualcosa su facebook, mettete foto di medici, infermieri, volontari, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, e operatori sanitari che tutti i giorni stanno sul fronte di una “guerra” che nessuno di loro aveva mai combattuto!”.
Con profonda stima ed immensa gratitudine
Il Sindaco
Riccardo Travaglini
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Bravo Riccardo. Sei grande.