“La morte di Don Paolo Perla è una perdita dolorosa per tutti noi: la sua opera di Sacerdote e di Cittadino si è sempre inserita incisivamente, lasciandone traccia indelebile, nell’arco di oltre quarant’anni nella vita e nel cammino della Comunità di Castelnuovo di Porto, che ha trovato in Lui una guida autorevole, sicura, onnipresente, infaticabilmente operosa, senza mai cedimenti, non solo in campo spirituale, ma anche nell’attività civile e sociale quando si trattava del bene dei suoi parrocchiani. Insomma un esempio. Un punto di riferimento come pochi sanno essere e restare.
A questa comunità si è sempre sentito legato da una paternità, a volte un po’ rigida, ma sempre tanto e tanto amorosa. E’ stato una padre con una operosità senza limiti, capace di unire la sua alta missione spirituale con un inesauribile impegno sociale. E’ stato un custode del nostro patrimonio materiale ed immateriale. Lo ‘ha fatto tramite il sacrificio, la perseveranza, con la voglia di riportare a vita il nostro passato. E non possiamo che dirgli grazie Don Paolo.
In tutti questi anni è stato il padre spirituale un po’ di tutti noi. Ha celebrato centinaia e centinaia di battesimi, comunioni, cresime, matrimoni e anche funerali. Entrato nella vita e nella case di quasi tutte le famiglie castelnovesi. Durante le giornate di festa e quelle tristi di un lutto. Però vi è entrato sempre con grazia, sensibilità e grande educazione ed anche per questo lo ringraziamo.
Credo che la parola più importante per lui, oltre alla parola di Dio, fosse proprio la parola comunità. La ripeteva di continuo, era quasi ossessionato dall’importanza che essa possedeva. Ci incitava a risolvere ogni problema attraverso la comunità, a proporre soluzioni attraverso l’ascolto di tutti. E oggi nel vederci qui, tutti uniti, gli facciamo sicuramento il più bel regalo che avremmo potuto fargli. Una comunità unita, questo voleva. Di questo suo insegnamento ne dobbiamo fare tesoro, ognuno con le proprie peculiarità e differenze, affinché nessun uomo e nessun cittadino sia mai un’isola in mezzo al mare.
Lo ricordiamo, nell’ultimo triste periodo della malattia, così intensamente vissuta, durante il quale ha continuato a guardare la sua comunità con uno sguardo amorevole e rasserenato, semplice. Ha continuato a conversare volentieri con chiunque avesse vicino, esprimendo quei sentimenti di generosa umanità che per tanti anni ha saputo donare e diffondere a favore della Sua famiglia spirituale.
Don Paolo Perla, quindi, per la sua operosa attività in questo lungo arco di anni così intensamente vissuti per il bene di questa comunità, sarà ricordato sempre con affettuosa, riconoscente e perenne memoria come sacerdote e cittadino benemerito di questa comunità.
Aveva un sogno Don Paolo, quello di finire il tempo dei suoi giorni qui, accanto a noi, nel suo paese, tra la sua gente. In fin dei conti, il suo volere oggi è esaudito, perché ha accanto a lui c’è una comunità che lo piange, lo ricorda, e lo abbraccia intensamente, come proprio avrebbe voluto vederci.
Grazie di tutto Don Paolo, Grazie per i tuoi consigli, grazie per aver accettato i nostri limiti e le nostre titubanze, grazie per averci sempre incoraggiati a fare meglio, grazie per essere stato un umile e attento ‘operaio’ della Chiesa e di questa comunità.
Le mie più sentite condoglianze ai familiari, alla comunità religiosa, e alla diocesi di Porto e Santa Rufina.
E a Don Paolo e solo un arrivederci e buon rientro nella casa di Dio”.
Il Sindaco
Riccardo Travaglini
*𝐹𝑜𝑡𝑜: 𝐷𝑖𝑜𝑐𝑒𝑠𝑖 𝑆𝑢𝑏𝑢𝑟𝑏𝑖𝑐𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑅𝑢𝑓𝑖𝑛𝑎.